Alla scoperta della Costa degli Dei

Carlo
Alla scoperta della Costa degli Dei

Visite turistiche

Il Santuario di Santa Maria è una struttura dall'aspetto particolare, a metà fra una chiesa e un castello, sita in Provincia di Vibo Valentia, nella Calabria tirrenica. La particolarità sta nel fatto che questa è posta al di sopra di un frammento d'arenaria, l'Isola di Tropea, che sorge fra il lido e il mar Tirreno, considerata una delle pietre preziose lungo l'affascinante cornice della Costa degli Dei. La particolarità di questo luogo sta nella sua ambiguità storica, topografica e architettonica. Pur essendo una delle attrazioni turistiche più famose del Tirreno rimane un luogo di silenzioso mistero, di cui si conosce poco o niente dei primi secoli dalla sua edificazione. Prima era un'isola popolata da monaci asceti, separata dal resto del mondo, mentre oggi è uno scoglio solo affacciato al mare, non più circondato da esso; dunque un'isola che non è un'isola. Infine, per quanto il Santuario appaia moderno dalla facciata, ristrutturata nel 1908, conserva alcuni elementi interni di un cuore antico di mille anni. Si tratta di un luogo che è tutto e il contrario di tutto. In ciò sta la sua inafferrabilità e meraviglia.Per una questione di "spannung panoramico" vi consiglierei di entrare a Tropea dalla parte alta, in modo che, arrivando al belvedere in Piazza Cannone dopo aver percorso Viale Umberto I, possiate rimanere letteralmente scioccati dallo spettacolo... da qui la bianca isola di Tropea e il suo Santuario si innestano in una cornice davvero mozzafiato. Potrete poi discendere una scalinata in pietra, ritrovandovi, in pochi minuti, ai piedi di questo enorme scoglio d'arenaria. Infine, non potrete non visitare la terrazza panoramica del Santuario, dove avrete un affaccio a 360°: da una parte l'orizzonte fra mare e cielo, dall'altra la città in tutta la sua imponenza e bellezza.   MERAVIGLIA  }  NATURA • STORIA • SPIRITUALITÀ Santuario di Santa Maria dell'Isola di Tropea Su uno scoglio d'arenaria a strapiombo sul mare cristallino, una chiesa antica dall'aspetto moderno Cos'è e dov'è Il Santuario di Santa Maria è una struttura dall'aspetto particolare, a metà fra una chiesa e un castello, sita in Provincia di Vibo Valentia, nella Calabria tirrenica. La particolarità sta nel fatto che questa è posta al di sopra di un frammento d'arenaria, l'Isola di Tropea, che sorge fra il lido e il mar Tirreno, considerata una delle pietre preziose lungo l'affascinante cornice della Costa degli Dei. Perché è speciale La particolarità di questo luogo sta nella sua ambiguità storica, topografica e architettonica. Pur essendo una delle attrazioni turistiche più famose del Tirreno rimane un luogo di silenzioso mistero, di cui si conosce poco o niente dei primi secoli dalla sua edificazione. Prima era un'isola popolata da monaci asceti, separata dal resto del mondo, mentre oggi è uno scoglio solo affacciato al mare, non più circondato da esso; dunque un'isola che non è un'isola. Infine, per quanto il Santuario appaia moderno dalla facciata, ristrutturata nel 1908, conserva alcuni elementi interni di un cuore antico di mille anni. Si tratta di un luogo che è tutto e il contrario di tutto. In ciò sta la sua inafferrabilità e meraviglia. Da non perdere Per una questione di "spannung panoramico" vi consiglierei di entrare a Tropea dalla parte alta, in modo che, arrivando al belvedere in Piazza Cannone dopo aver percorso Viale Umberto I, possiate rimanere letteralmente scioccati dallo spettacolo... da qui la bianca isola di Tropea e il suo Santuario si innestano in una cornice davvero mozzafiato. Potrete poi discendere una scalinata in pietra, ritrovandovi, in pochi minuti, ai piedi di questo enorme scoglio d'arenaria. Infine, non potrete non visitare la terrazza panoramica del Santuario, dove avrete un affaccio a 360°: da una parte l'orizzonte fra mare e cielo, dall'altra la città in tutta la sua imponenza e bellezza. Non si conoscono i dettagli e il periodo esatto della sua edificazione. Certo è che la Calabria era posta, in antichità, sotto la giursdizione di Bisanzio. L'ipotesi più probabile, dunque, è che vi fosse un primo insediamento dei monaci eremiti greci. Intorno al 1066 la Chiesa di Santa Maria dell'Isola fu donata dai Normanni, che l'avevano latinizzata dal 1040, all'abate di Montecassino. Nel corso dei secoli, ripetutamente distrutto da violenti terremoti o dalle numerose incursioni, ha perduto, pezzo dopo pezzo, il suo aspetto originale. Solo all'interno rimane qualche elemento architettonico antico. L'aspetto attuale della facciata si deve all'ultimo restauro del 1908, dopo che nella notte tra il 7 e l'8 settembre del 1905, un violento sisma di magnitudo 7.1 si abbatté sulla costa tirrenica calabrese, devastando numerose località e provocando danni anche al Santuario, dove rimase gravemente danneggiato il porticato esterno.
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Il Santuario di Santa Maria è una struttura dall'aspetto particolare, a metà fra una chiesa e un castello, sita in Provincia di Vibo Valentia, nella Calabria tirrenica. La particolarità sta nel fatto che questa è posta al di sopra di un frammento d'arenaria, l'Isola di Tropea, che sorge fra il lido e il mar Tirreno, considerata una delle pietre preziose lungo l'affascinante cornice della Costa degli Dei. La particolarità di questo luogo sta nella sua ambiguità storica, topografica e architettonica. Pur essendo una delle attrazioni turistiche più famose del Tirreno rimane un luogo di silenzioso mistero, di cui si conosce poco o niente dei primi secoli dalla sua edificazione. Prima era un'isola popolata da monaci asceti, separata dal resto del mondo, mentre oggi è uno scoglio solo affacciato al mare, non più circondato da esso; dunque un'isola che non è un'isola. Infine, per quanto il Santuario appaia moderno dalla facciata, ristrutturata nel 1908, conserva alcuni elementi interni di un cuore antico di mille anni. Si tratta di un luogo che è tutto e il contrario di tutto. In ciò sta la sua inafferrabilità e meraviglia.Per una questione di "spannung panoramico" vi consiglierei di entrare a Tropea dalla parte alta, in modo che, arrivando al belvedere in Piazza Cannone dopo aver percorso Viale Umberto I, possiate rimanere letteralmente scioccati dallo spettacolo... da qui la bianca isola di Tropea e il suo Santuario si innestano in una cornice davvero mozzafiato. Potrete poi discendere una scalinata in pietra, ritrovandovi, in pochi minuti, ai piedi di questo enorme scoglio d'arenaria. Infine, non potrete non visitare la terrazza panoramica del Santuario, dove avrete un affaccio a 360°: da una parte l'orizzonte fra mare e cielo, dall'altra la città in tutta la sua imponenza e bellezza.   MERAVIGLIA  }  NATURA • STORIA • SPIRITUALITÀ Santuario di Santa Maria dell'Isola di Tropea Su uno scoglio d'arenaria a strapiombo sul mare cristallino, una chiesa antica dall'aspetto moderno Cos'è e dov'è Il Santuario di Santa Maria è una struttura dall'aspetto particolare, a metà fra una chiesa e un castello, sita in Provincia di Vibo Valentia, nella Calabria tirrenica. La particolarità sta nel fatto che questa è posta al di sopra di un frammento d'arenaria, l'Isola di Tropea, che sorge fra il lido e il mar Tirreno, considerata una delle pietre preziose lungo l'affascinante cornice della Costa degli Dei. Perché è speciale La particolarità di questo luogo sta nella sua ambiguità storica, topografica e architettonica. Pur essendo una delle attrazioni turistiche più famose del Tirreno rimane un luogo di silenzioso mistero, di cui si conosce poco o niente dei primi secoli dalla sua edificazione. Prima era un'isola popolata da monaci asceti, separata dal resto del mondo, mentre oggi è uno scoglio solo affacciato al mare, non più circondato da esso; dunque un'isola che non è un'isola. Infine, per quanto il Santuario appaia moderno dalla facciata, ristrutturata nel 1908, conserva alcuni elementi interni di un cuore antico di mille anni. Si tratta di un luogo che è tutto e il contrario di tutto. In ciò sta la sua inafferrabilità e meraviglia. Da non perdere Per una questione di "spannung panoramico" vi consiglierei di entrare a Tropea dalla parte alta, in modo che, arrivando al belvedere in Piazza Cannone dopo aver percorso Viale Umberto I, possiate rimanere letteralmente scioccati dallo spettacolo... da qui la bianca isola di Tropea e il suo Santuario si innestano in una cornice davvero mozzafiato. Potrete poi discendere una scalinata in pietra, ritrovandovi, in pochi minuti, ai piedi di questo enorme scoglio d'arenaria. Infine, non potrete non visitare la terrazza panoramica del Santuario, dove avrete un affaccio a 360°: da una parte l'orizzonte fra mare e cielo, dall'altra la città in tutta la sua imponenza e bellezza. Non si conoscono i dettagli e il periodo esatto della sua edificazione. Certo è che la Calabria era posta, in antichità, sotto la giursdizione di Bisanzio. L'ipotesi più probabile, dunque, è che vi fosse un primo insediamento dei monaci eremiti greci. Intorno al 1066 la Chiesa di Santa Maria dell'Isola fu donata dai Normanni, che l'avevano latinizzata dal 1040, all'abate di Montecassino. Nel corso dei secoli, ripetutamente distrutto da violenti terremoti o dalle numerose incursioni, ha perduto, pezzo dopo pezzo, il suo aspetto originale. Solo all'interno rimane qualche elemento architettonico antico. L'aspetto attuale della facciata si deve all'ultimo restauro del 1908, dopo che nella notte tra il 7 e l'8 settembre del 1905, un violento sisma di magnitudo 7.1 si abbatté sulla costa tirrenica calabrese, devastando numerose località e provocando danni anche al Santuario, dove rimase gravemente danneggiato il porticato esterno.
Il Faro di Capo Vaticano, a Ricadi (VV), è raggiungibile attraverso un sentiero panoramico, a picco sulle insenature e le falesie a strapiombo che caratterizzano uno degli scorci più belli della Calabria. Si trova a 100 metri sul livello del mare e fu costruito nel 1870. Tecnicamente, si tratta di una torre cilindrica a un piano, con tetto a terrazza, e un sistema a ottica rotante con una luce a intermittenza di venti secondi.
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Capo Vaticano
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Il Faro di Capo Vaticano, a Ricadi (VV), è raggiungibile attraverso un sentiero panoramico, a picco sulle insenature e le falesie a strapiombo che caratterizzano uno degli scorci più belli della Calabria. Si trova a 100 metri sul livello del mare e fu costruito nel 1870. Tecnicamente, si tratta di una torre cilindrica a un piano, con tetto a terrazza, e un sistema a ottica rotante con una luce a intermittenza di venti secondi. 
La Marinella di zambrone: chiamata anche Capo Cozzo, questa località è situata a nord dalla grande spiaggia di Zambone e a circa 6 km da Tropea, e dista circa 500 mt dal Residence Park Oasi. La spiaggia si trova sotto un maestoso promontorio, e lì si può ammirare l'alternarsi di sabbia e rocce. Data la bassa profondità dell'acqua è possibile fare il bagno anche nei mesi più freddi.  Il sentiero per raggiungere la spiaggetta è un po’ tortuoso, però - arrivati lì - si può ammirare un vero esempio di macchia mediterranea, mare cristallino e alcune specie di pesci dai colori più fantasiosi.
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Marinella Di Zambrone
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La Marinella di zambrone: chiamata anche Capo Cozzo, questa località è situata a nord dalla grande spiaggia di Zambone e a circa 6 km da Tropea, e dista circa 500 mt dal Residence Park Oasi. La spiaggia si trova sotto un maestoso promontorio, e lì si può ammirare l'alternarsi di sabbia e rocce. Data la bassa profondità dell'acqua è possibile fare il bagno anche nei mesi più freddi.  Il sentiero per raggiungere la spiaggetta è un po’ tortuoso, però - arrivati lì - si può ammirare un vero esempio di macchia mediterranea, mare cristallino e alcune specie di pesci dai colori più fantasiosi.  
Con il suo mare cristallino, la sabbia finissima e la suggestiva scogliera, quella di Michelino a Parghelia è l’oasi perfetta per chi ama il contatto più intimo con la natura. Una caletta incontaminata che si raggiunge percorrendo una lunga e ripida scalinata a picco sul mare.
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ミケリーノビーチ
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Con il suo mare cristallino, la sabbia finissima e la suggestiva scogliera, quella di Michelino a Parghelia è l’oasi perfetta per chi ama il contatto più intimo con la natura. Una caletta incontaminata che si raggiunge percorrendo una lunga e ripida scalinata a picco sul mare.
La Baia di Riaci si trova a Santa Domenica di Ricadi e prende il nome dal termine greco ”ruachione” che significa torrente impetuoso. La spiaggia è formata da una lunga striscia di sabbia bianca e da un gruppo di scogli, che danno vita ad una baia dai fondali azzurri e trasparenti e da scogliere rocciose immerse in un mare cristallino. Proprio davanti a questa baia, adagiata su un fondale di circa 20 metri, giace una nave mercantile affondata nel 1917 e divenuta negli anni meta prediletta di sub e amanti delle immersioni. Quella di Riaci è una delle più belle spiagge della “Costa degli Dei”, un litorale di circa 55 chilometri dalla morfologia molto variegata. Un posto unico, con il suo mare cristallino, circondato da rocce con pareti stratificate ricche di fossili, grotte e con la visuale di Stromboli all’orizzonte, che diventa un panorama mozzafiato dall’alba al tramonto. La flora è unica, profumata e rigogliosa. Gli scorci paesaggistici del mare e delle rocce fanno tornare indietro nel tempo.La spiaggia di Riaci ti accoglie tra il piccolo promontorio in mare con le sue grotte da attraversare a nuoto assolutamente e la scogliera a destra che cela delle piccole piscinette naturali circondate da sassi tondi vagamente stile Seychelles. La sabbia è granulosa con ciottoli, dopo poco l’acqua diventa profonda ma una scogliera sul fondo, sbirciando con la maschera, ti regala una miriade di pesci “occhiata” e “occhiatine” che nuotano sul fondo mentre a pelo d’acqua le “rondinelle” si fanno sfiorare mentre si muovono sul confine tra il fondo roccioso e la sabbia chiara che sfocia in un mare azzurro/verde meraviglioso…
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Di Riaciビーチ
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La Baia di Riaci si trova a Santa Domenica di Ricadi e prende il nome dal termine greco ”ruachione” che significa torrente impetuoso. La spiaggia è formata da una lunga striscia di sabbia bianca e da un gruppo di scogli, che danno vita ad una baia dai fondali azzurri e trasparenti e da scogliere rocciose immerse in un mare cristallino. Proprio davanti a questa baia, adagiata su un fondale di circa 20 metri, giace una nave mercantile affondata nel 1917 e divenuta negli anni meta prediletta di sub e amanti delle immersioni. Quella di Riaci è una delle più belle spiagge della “Costa degli Dei”, un litorale di circa 55 chilometri dalla morfologia molto variegata. Un posto unico, con il suo mare cristallino, circondato da rocce con pareti stratificate ricche di fossili, grotte e con la visuale di Stromboli all’orizzonte, che diventa un panorama mozzafiato dall’alba al tramonto. La flora è unica, profumata e rigogliosa. Gli scorci paesaggistici del mare e delle rocce fanno tornare indietro nel tempo.La spiaggia di Riaci ti accoglie tra il piccolo promontorio in mare con le sue grotte da attraversare a nuoto assolutamente e la scogliera a destra che cela delle piccole piscinette naturali circondate da sassi tondi vagamente stile Seychelles. La sabbia è granulosa con ciottoli, dopo poco l’acqua diventa profonda ma una scogliera sul fondo, sbirciando con la maschera, ti regala una miriade di pesci “occhiata” e “occhiatine” che nuotano sul fondo mentre a pelo d’acqua le “rondinelle” si fanno sfiorare mentre si muovono sul confine tra il fondo roccioso e la sabbia chiara che sfocia in un mare azzurro/verde meraviglioso…
Il castello è composto da un piano a livello stradale e da un piano superiore. Sotto il piano a livello stradale, vi sono i sotterranei ai quali è vietato l’accesso, ma si narra che conducano fuori città, nei pressi di Vibo Valentia (circa a 11 Km) e verso il lago Angitola (circa a 7 Km). La parte della fortezza oggi visitabile riguarda i semisotterranei e il piano superiore. All’interno del maniero una ricostruzione storica con dei manichini in costume riproduce gli ultimi giorni di vita di Gioacchino Murat: nei semi sotterranei un corridoio lungo e stretto conduce  alle celle nelle quali furono rinchiusi Murat ed alcuni soldati della sua spedizione; al primo piano la sala in cui si svolse il sommario processo contro l’ex Re di Napoli, la cella in cui egli trascorse gli ultimi momenti della sua vita, nella quale si confessò con il Canonico Masdea e, infine, scrisse la lettera di addio alla moglie Carolina e ai suoi 4 figli. Sul ballatoio, il luogo in cui venne fucilato il 13 ottobre del 1815. Dalle terrazze del Castello una vista sul Golfo di Sant’Eufemia e sullo Stromboli fumante, da qui inoltre, si può ammirare la piazza di Pizzo luogo di riunione storico per gli abitanti della cittadina.
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ムラ城
snc Via P. Marincola
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 Il castello è composto da un piano a livello stradale e da un piano superiore. Sotto il piano a livello stradale, vi sono i sotterranei ai quali è vietato l’accesso, ma si narra che conducano fuori città, nei pressi di Vibo Valentia (circa a 11 Km) e verso il lago Angitola (circa a 7 Km). La parte della fortezza oggi visitabile riguarda i semisotterranei e il piano superiore. All’interno del maniero una ricostruzione storica con dei manichini in costume riproduce gli ultimi giorni di vita di Gioacchino Murat: nei semi sotterranei un corridoio lungo e stretto conduce  alle celle nelle quali furono rinchiusi Murat ed alcuni soldati della sua spedizione; al primo piano la sala in cui si svolse il sommario processo contro l’ex Re di Napoli, la cella in cui egli trascorse gli ultimi momenti della sua vita, nella quale si confessò con il Canonico Masdea e, infine, scrisse la lettera di addio alla moglie Carolina e ai suoi 4 figli. Sul ballatoio, il luogo in cui venne fucilato il 13 ottobre del 1815. Dalle terrazze del Castello una vista sul Golfo di Sant’Eufemia e sullo Stromboli fumante, da qui inoltre, si può ammirare la piazza di Pizzo luogo di riunione storico per gli abitanti della cittadina.
La chiesetta di Piedigrotta è un luogo di culto cattolico, interamente scavata nelle rocce tufacee, situato un chilometro a nord di Pizzo, in località "La Madonnella". Al suo interno sono presenti diversi gruppi scultorei che l'arredano, anch'essi in tufo. La chiesa è contigua alla spiaggia, ed essendo esposta a ponente, ne risulta molto suggestiva la visita pomeridiana, quando i raggi del sole penetrano nelle profondità delle grotte mettendo in risalto le colorazioni dei sali minerali che ricoprono le pareti. Alcuni definiscono la visita della chiesetta come un'esperienza mistica.
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ピエディグロッタ教会
SS522 Via Riviera Prangi
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Un posto magico dove vivere una giornata immersi in un’atmosfera unica. Un viaggio lungo mille anni a ritroso nel tempo, in uno dei luoghi più affascinanti e caratteristici della Calabria. Le Grotte
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Rock Settlement and Museum of Rural Life of Zungri
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