La guida di Elisabetta

Elisabetta
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Informazioni sulla città/località

L'abbazia di Santa Maria di Farfa è un monastero della congregazione benedettina cassinese, che prende il nome dall'omonimo fiume (il Farfarus di Ovidio) che scorre poco lontano e che ha dato il nome anche al borgo adiacente l'abbazia. Si trova nel territorio del comune di Fara in Sabina, nel reatino.
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Farfa
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L'abbazia di Santa Maria di Farfa è un monastero della congregazione benedettina cassinese, che prende il nome dall'omonimo fiume (il Farfarus di Ovidio) che scorre poco lontano e che ha dato il nome anche al borgo adiacente l'abbazia. Si trova nel territorio del comune di Fara in Sabina, nel reatino.
Nel territorio comunale di Roccantica esiste la grande dolina, nota come Revotano, del diametro di circa 250 metri, in cui, secondo una credenza locale, sarebbe sprofondato il precedente villaggio. Sono di notevole interesse le chiese gotiche di San Valentino e di Santa Caterina; quest'ultima è stata affrescata nel 1430 da Pietro Coleberti con otto dipinti sulla vita della santa Caterina d'Alessandria. Nelle vicinanze di Roccantica è presente l'eremo di San Leonardo e San Michele. Il primo è un eremo rupestre risalente all'VIII-IX secolo, epoca in cui era fortissima la spinta al romitaggio ascetico propugnata da Leonardo da Noblac. Un gioiello tra le montagne, sicuramente opera di un seguace del Santo: due stanzette scavate nella roccia, una di abitazione ed una dedicata alla preghiera. Una polla d'acqua che misteriosamente mantiene sempre lo stesso livello. Un piccolo forno. Alle pareti alcuni affreschi molto successivi raffiguranti San Leonardo e Santa Caterina, riconducibili a Jacomo-Jacopo da Roccantica, "ragazzo di bottega" del Coleberti. Il secondo è un santuario che nasce dalle rovine di un tempio pagano dedicato alla dea Sabina e successivamente abitato da monaci cristiani. Collocato dagli storici nel IV secolo con dimore rupestri ed una chiesetta dove sono ancora riconoscibili l’altare e gli affreschi sulle pareti della grotta che raffigurano la Madonna e San Michele Arcangelo. Per raggiungere in prossimità della chiesetta gotica di San Valentino nell’omonima piazza alla base del paese, nota anche per il Sacrario ai caduti del borgo e per la torre con l’orologio. Da qui si intraprende il sentiero 1 “Anello dell’eremo di San Leonardo” per poi proseguire sul sentiero 2 (la Via degli eremi).
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Roccantica
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Nel territorio comunale di Roccantica esiste la grande dolina, nota come Revotano, del diametro di circa 250 metri, in cui, secondo una credenza locale, sarebbe sprofondato il precedente villaggio. Sono di notevole interesse le chiese gotiche di San Valentino e di Santa Caterina; quest'ultima è stata affrescata nel 1430 da Pietro Coleberti con otto dipinti sulla vita della santa Caterina d'Alessandria. Nelle vicinanze di Roccantica è presente l'eremo di San Leonardo e San Michele. Il primo è un eremo rupestre risalente all'VIII-IX secolo, epoca in cui era fortissima la spinta al romitaggio ascetico propugnata da Leonardo da Noblac. Un gioiello tra le montagne, sicuramente opera di un seguace del Santo: due stanzette scavate nella roccia, una di abitazione ed una dedicata alla preghiera. Una polla d'acqua che misteriosamente mantiene sempre lo stesso livello. Un piccolo forno. Alle pareti alcuni affreschi molto successivi raffiguranti San Leonardo e Santa Caterina, riconducibili a Jacomo-Jacopo da Roccantica, "ragazzo di bottega" del Coleberti. Il secondo è un santuario che nasce dalle rovine di un tempio pagano dedicato alla dea Sabina e successivamente abitato da monaci cristiani. Collocato dagli storici nel IV secolo con dimore rupestri ed una chiesetta dove sono ancora riconoscibili l’altare e gli affreschi sulle pareti della grotta che raffigurano la Madonna e San Michele Arcangelo. Per raggiungere in prossimità della chiesetta gotica di San Valentino nell’omonima piazza alla base del paese, nota anche per il Sacrario ai caduti del borgo e per la torre con l’orologio. Da qui si intraprende il sentiero 1 “Anello dell’eremo di San Leonardo” per poi proseguire sul sentiero 2 (la Via degli eremi).
Bocchignano è una frazione del comune di Montopoli di Sabina, in provincia di Rieti. Monumenti e luoghi d'interesse: - Chiesa di San Giovanni - " 'O sassu cche cresce" in via delle Cellugne - Il "Burgu", la chiesa di San Sebastiano oggi casa di riposo e la distrutta chiesa di Santa Maria in Pantano antico tempio di Giove, oggi giardino pubblico - L'antica chiesa di San Pietro Martire (oggi proprietà privata), il "Casone" e la Villa dei Casoni. - Fonte Varrone verso Granica - La montagna di Bocchignano (Cerretinu, Elcido, Pianòzze e Capannacce), luoghi di interesse ambientale - La chiesa di Santa Maria dei Carozzi, già S. Andrea in Scorticariis e la contrada di Ferruti-Fuoridazio - Gli antichi Casalis della "Curta" e di Colle Sala Colle Paradiso, Colle Pulcino e la famosa Villa Marini - La grotta della Santaccia ed i ruderi di Santa Maria in Turano (verso la Madonna della Misericordia) - Il torrente Farfa, la piccola spiaggetta sotto al ponte, i resti del ponte romano in cementizio (riscontrabile anche dalla Tavola peutingeriana), la pianura di Granica, le Ferriere.
Bocchignano
Bocchignano è una frazione del comune di Montopoli di Sabina, in provincia di Rieti. Monumenti e luoghi d'interesse: - Chiesa di San Giovanni - " 'O sassu cche cresce" in via delle Cellugne - Il "Burgu", la chiesa di San Sebastiano oggi casa di riposo e la distrutta chiesa di Santa Maria in Pantano antico tempio di Giove, oggi giardino pubblico - L'antica chiesa di San Pietro Martire (oggi proprietà privata), il "Casone" e la Villa dei Casoni. - Fonte Varrone verso Granica - La montagna di Bocchignano (Cerretinu, Elcido, Pianòzze e Capannacce), luoghi di interesse ambientale - La chiesa di Santa Maria dei Carozzi, già S. Andrea in Scorticariis e la contrada di Ferruti-Fuoridazio - Gli antichi Casalis della "Curta" e di Colle Sala Colle Paradiso, Colle Pulcino e la famosa Villa Marini - La grotta della Santaccia ed i ruderi di Santa Maria in Turano (verso la Madonna della Misericordia) - Il torrente Farfa, la piccola spiaggetta sotto al ponte, i resti del ponte romano in cementizio (riscontrabile anche dalla Tavola peutingeriana), la pianura di Granica, le Ferriere.
Rieti è un comune italiano del Lazio, capoluogo dell'omonima provincia e capitale della regione storica della Sabina. L'etnico "reatini" proviene etimologicamente dal nome latino della città, Reate. Ritenuta dagli autori dell'età classica il centro geografico d'Italia (Umbilicus Italiae), Rieti sorge nella fertile Piana Reatina alle pendici del Monte Terminillo, sulle sponde del fiume Velino, in un territorio ricco d'acqua che fornisce alla Capitale molta dell'acqua potabile di cui necessita. Di origini ancor più antiche di Roma, fu fondata all'inizio dell'età del ferro e divenne un'importante città dei Sabini. Fu conquistata dai Romani nel 290 a.C e, dopo la caduta dell'impero, dai Visigoti; sotto i Longobardi fu gastaldato nel Ducato di Spoleto. Entrata a far parte dello Stato Pontificio, costituiva un territorio di frontiera con il Regno di Napoli e nel XIII secolo fu frequentemente sede papale. Dopo l'annessione nel 1860 al Regno d'Italia fu aggregata alla provincia di Perugia, in Umbria, finché nel 1927 fu istituita la provincia di Rieti passando nel Lazio. Cose da vedere a Rieti: - Palazzo Vescovile (o Palazzo Papale) Religioso Via Cintia, 83 Nel corso della storia, Rieti fu spesso sede papale e per rispondere all’esigenza di accogliere la curia in città, tra il 1283 e il 1288 fu costruito il Palazzo Vescovile, detto anche Palazzo Papale. - Palazzo Vincentini (o Palazzo della Prefettura) - cosa vedere in sabina Palazzo Vincentini (o Palazzo della Prefettura) Storico/Architettonico Piazza Cesare Battisti, 10 Edificio storico di Rieti, la Capitale della terra sabina, Palazzo Vincentini fu dichiarato monumento nazionale nel 1902. Oggi è la sede della Prefettura e si trova su Piazza Cesare Battisti, non troppo lontano dalla Cattedrale di Santa Maria Assunta. - Giardini del Vignola I Giardini del Vignola sono annessi a Palazzo Vincentini che si affaccia su di essi da una splendida loggia a due ordini di archi. - Palazzo Dosi Delfini Storico Piazza Vittorio Emanuele II, 17 Il Palazzo Dosi Delfini è sulla piazza principale di Rieti. La Fondazione Varrone è la proprietaria dell’edificio che ospita la filiale dell’ex Cassa di Risparmio di Rieti e la sede dell’università di Rieti. - Teatro Flavio Vespasiano Via Giuseppe Garibaldi, 263 - Rieti Il Teatro Flavio Vespasiano di Rieti, noto per la sua ottima acustica, premiata e riconosciuta in maniera ufficiale più volte, fu inaugurato il 20 settembre 1893. - Largo San Giorgio Largo San Giorgio - Rieti Largo San Giorgio è una piazzetta, sede all’epoca di botteghe e attività commerciali, restaurata di recente ad opera della Fondazione Varrone, sede attuale di una biblioteca e della Chiesa di San Giorgio, oltre che di un caffè teatro. Quest’ultimo dopo il terremoto del 2016 è stato chiuso per danni alla struttura e ora di nuovo in ristrutturazione. - Quartieri dei Pozzi Via dei Pozzi - Rieti Il quartiere dei Pozzi si sviluppa lungo la riva destra del Fiume Velino, una lingua di terra pianeggiante dove dominano i palazzi di Via Garibaldi. - Chiesa di Santa Barbara in Agro (o Santuario del SS. Crocifisso) Religioso Via Chiesa Nuova, 165 La costruzione della Chiesa di Santa Barbara in Agro è relativamente recente e risale al XIX secolo. Il materiale con cui è stata eretta è però più datato: si tratta, infatti, del pietrame ricavato dalla demolizione di Santa Maria in Campo Reatino, chiesa del XV secolo. - Rieti sotterranea Visita guidata Piazza Cavour (nei pressi del ponte romano) - Rieti Alla scoperta del viadotto costruito dai Romani nel III secolo a.C. per rialzare la Via Salaria, l’antica via del sale e proteggerla dalle inondazioni del fiume Velino. Informazioni sulle visite guidate a Rieti sotterranea: Le visite guidate si tengono il sabato alle ore 18.00 e la domenica alle ore 11.00. Punto d’incontro con la guida in Piazza Cavour, nei pressi del ponte romano. Costo della visita: 7 euro a persona. Durata della visita: 1h e 45 minuti circa. Necessaria la prenotazione al numero: 347.7279591
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Rieti
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Rieti è un comune italiano del Lazio, capoluogo dell'omonima provincia e capitale della regione storica della Sabina. L'etnico "reatini" proviene etimologicamente dal nome latino della città, Reate. Ritenuta dagli autori dell'età classica il centro geografico d'Italia (Umbilicus Italiae), Rieti sorge nella fertile Piana Reatina alle pendici del Monte Terminillo, sulle sponde del fiume Velino, in un territorio ricco d'acqua che fornisce alla Capitale molta dell'acqua potabile di cui necessita. Di origini ancor più antiche di Roma, fu fondata all'inizio dell'età del ferro e divenne un'importante città dei Sabini. Fu conquistata dai Romani nel 290 a.C e, dopo la caduta dell'impero, dai Visigoti; sotto i Longobardi fu gastaldato nel Ducato di Spoleto. Entrata a far parte dello Stato Pontificio, costituiva un territorio di frontiera con il Regno di Napoli e nel XIII secolo fu frequentemente sede papale. Dopo l'annessione nel 1860 al Regno d'Italia fu aggregata alla provincia di Perugia, in Umbria, finché nel 1927 fu istituita la provincia di Rieti passando nel Lazio. Cose da vedere a Rieti: - Palazzo Vescovile (o Palazzo Papale) Religioso Via Cintia, 83 Nel corso della storia, Rieti fu spesso sede papale e per rispondere all’esigenza di accogliere la curia in città, tra il 1283 e il 1288 fu costruito il Palazzo Vescovile, detto anche Palazzo Papale. - Palazzo Vincentini (o Palazzo della Prefettura) - cosa vedere in sabina Palazzo Vincentini (o Palazzo della Prefettura) Storico/Architettonico Piazza Cesare Battisti, 10 Edificio storico di Rieti, la Capitale della terra sabina, Palazzo Vincentini fu dichiarato monumento nazionale nel 1902. Oggi è la sede della Prefettura e si trova su Piazza Cesare Battisti, non troppo lontano dalla Cattedrale di Santa Maria Assunta. - Giardini del Vignola I Giardini del Vignola sono annessi a Palazzo Vincentini che si affaccia su di essi da una splendida loggia a due ordini di archi. - Palazzo Dosi Delfini Storico Piazza Vittorio Emanuele II, 17 Il Palazzo Dosi Delfini è sulla piazza principale di Rieti. La Fondazione Varrone è la proprietaria dell’edificio che ospita la filiale dell’ex Cassa di Risparmio di Rieti e la sede dell’università di Rieti. - Teatro Flavio Vespasiano Via Giuseppe Garibaldi, 263 - Rieti Il Teatro Flavio Vespasiano di Rieti, noto per la sua ottima acustica, premiata e riconosciuta in maniera ufficiale più volte, fu inaugurato il 20 settembre 1893. - Largo San Giorgio Largo San Giorgio - Rieti Largo San Giorgio è una piazzetta, sede all’epoca di botteghe e attività commerciali, restaurata di recente ad opera della Fondazione Varrone, sede attuale di una biblioteca e della Chiesa di San Giorgio, oltre che di un caffè teatro. Quest’ultimo dopo il terremoto del 2016 è stato chiuso per danni alla struttura e ora di nuovo in ristrutturazione. - Quartieri dei Pozzi Via dei Pozzi - Rieti Il quartiere dei Pozzi si sviluppa lungo la riva destra del Fiume Velino, una lingua di terra pianeggiante dove dominano i palazzi di Via Garibaldi. - Chiesa di Santa Barbara in Agro (o Santuario del SS. Crocifisso) Religioso Via Chiesa Nuova, 165 La costruzione della Chiesa di Santa Barbara in Agro è relativamente recente e risale al XIX secolo. Il materiale con cui è stata eretta è però più datato: si tratta, infatti, del pietrame ricavato dalla demolizione di Santa Maria in Campo Reatino, chiesa del XV secolo. - Rieti sotterranea Visita guidata Piazza Cavour (nei pressi del ponte romano) - Rieti Alla scoperta del viadotto costruito dai Romani nel III secolo a.C. per rialzare la Via Salaria, l’antica via del sale e proteggerla dalle inondazioni del fiume Velino. Informazioni sulle visite guidate a Rieti sotterranea: Le visite guidate si tengono il sabato alle ore 18.00 e la domenica alle ore 11.00. Punto d’incontro con la guida in Piazza Cavour, nei pressi del ponte romano. Costo della visita: 7 euro a persona. Durata della visita: 1h e 45 minuti circa. Necessaria la prenotazione al numero: 347.7279591
Insignito del titolo “borghi più belli d’Italia”, Greccio, ameno borgo in provincia di Rieti, riserba al visitatore una infinità di bellezze e un patrimonio artistico e culturale di rara intensità. Greccio è un luogo così particolare che perfino San Francesco ne venne colpito. Non a caso, Greccio è celebre per il santuario fondato dal santo e per essere il luogo ove San Franceosco diede vita al primo presepe. Cosa vedere: - Santuario di Greccio Il Santuario di Greccio, incastonato nella nuda roccia, stupisce per le sue fattezze. Il nucleo originario del Santuario è la Cappella del Presepio dove – narra la tradizione – San Francesco nella notte di Natale del 1223 rappresentò per la prima volta la nascita di Gesù. Da qui nasce la tradizione del presepio. - Sentieri di Greccio Cinque itinerari naturalistici e spirituali sulle orme di San Francesco. Per gli amanti del trekking che vogliono aggiungere alla visita al Santuario di Greccio una o più escursioni, con diversi livelli di difficoltà.
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Greccio
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Insignito del titolo “borghi più belli d’Italia”, Greccio, ameno borgo in provincia di Rieti, riserba al visitatore una infinità di bellezze e un patrimonio artistico e culturale di rara intensità. Greccio è un luogo così particolare che perfino San Francesco ne venne colpito. Non a caso, Greccio è celebre per il santuario fondato dal santo e per essere il luogo ove San Franceosco diede vita al primo presepe. Cosa vedere: - Santuario di Greccio Il Santuario di Greccio, incastonato nella nuda roccia, stupisce per le sue fattezze. Il nucleo originario del Santuario è la Cappella del Presepio dove – narra la tradizione – San Francesco nella notte di Natale del 1223 rappresentò per la prima volta la nascita di Gesù. Da qui nasce la tradizione del presepio. - Sentieri di Greccio Cinque itinerari naturalistici e spirituali sulle orme di San Francesco. Per gli amanti del trekking che vogliono aggiungere alla visita al Santuario di Greccio una o più escursioni, con diversi livelli di difficoltà.
Poggio Mirteto volge il suo sguardo verso il Monte Soratte e la Valle del Tevere. E' uno dei paesi più vivi della Bassa Sabina, grazie anche al fitto calendario di eventi folcloristici, sagre e mercatini tradizionali in programma ogni anno. Oltre che essere luogo ove poter ammirare vari tesori paesaggistici, edifici e monumenti storici, Poggio Mirteto propone anche un più che interessante calendario di avvenimenti folcloristici. Un appuntamento immancabile è la tradizionale Sagra della Bruschetta, occasione fantastica per degustare il meraviglioso e genuino olio d’oliva prodotto in Sabina. Poggio Mirteto è molto conosciuto per il Carnevalone Liberato, tradizionale evento folcloristico che rievocano i fatti storici realmente accaduti nel 1861. Nel febbraio di quell’anno, infatti, la popolazione di Poggio Mirteto si liberò del gioco dello Stato Pontificio con una rivolta popolare. La festa si svolge la prima domenica di quaresima ed è caratterizzata da un forte connotato anticlericale. Interessanti anche la Sagra della Padellacia, la Fiera dell’Artigianato e la Festa della Sagra Famiglia.
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Poggio Mirteto
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Poggio Mirteto volge il suo sguardo verso il Monte Soratte e la Valle del Tevere. E' uno dei paesi più vivi della Bassa Sabina, grazie anche al fitto calendario di eventi folcloristici, sagre e mercatini tradizionali in programma ogni anno. Oltre che essere luogo ove poter ammirare vari tesori paesaggistici, edifici e monumenti storici, Poggio Mirteto propone anche un più che interessante calendario di avvenimenti folcloristici. Un appuntamento immancabile è la tradizionale Sagra della Bruschetta, occasione fantastica per degustare il meraviglioso e genuino olio d’oliva prodotto in Sabina. Poggio Mirteto è molto conosciuto per il Carnevalone Liberato, tradizionale evento folcloristico che rievocano i fatti storici realmente accaduti nel 1861. Nel febbraio di quell’anno, infatti, la popolazione di Poggio Mirteto si liberò del gioco dello Stato Pontificio con una rivolta popolare. La festa si svolge la prima domenica di quaresima ed è caratterizzata da un forte connotato anticlericale. Interessanti anche la Sagra della Padellacia, la Fiera dell’Artigianato e la Festa della Sagra Famiglia.